Cherasco Classica Contemporanea 2010: White Christmas 2009

White Christmas - Cherasco Classica Contemporanea 2009

Il concerto di Masha Diatchenko all'auditorium civico

La mostra collettiva d'arte contemporanea "White Christmas" alla galleria "evvivanoé esposizioni d'arte"

La presentazione del libro "Jovanotti - La sostanza dei sogni" di Giuseppe Bottero

Aperitivo di beneficenza e Dj Set (Dj Blagor + Martina Dj) c/o "La buca dei rotondi"

I Six Voices - Coro del Teatro Regio di Torino al "Salomone"

Alcuni membri di People con la violinista Masha Diatchenko al termine del concerto

Le location del Festival

Il percorso del Festival toccherà due realtà di grande interesse culturale e artistico:

Cherasco
Antica Clarascum, nota come “Città delle Paci” per i numerosi trattati di pace e armistizi ivi firmati nel corso dei secoli, è oggi una realtà ricca di storia, arte e cultura, che si presenta come un capolavoro costellato di preziosi monumenti, chiese, palazzi e strutture decorative.
Qui i musicisti americani soggiorneranno per quattro giorni e si esibiranno in tre concerti il 25, 26 e 28 luglio.
I concerti saranno ospitati nel Teatro civico “Salomone” di via San Pietro 41/A e nella chiesa della Madonna del Popolo in via Nostra Signora del Popolo, risalente ai primi del '700 con una caratteristica facciata barocca in cotto. All'interno preziosi stucchi di Domenico Beltramelli recentemente ristrutturati.

Novello
Paese di Langa che sorge sul vertice del suo colle, a pochi chilometri da Cherasco. E’ un paese del Barolo, il più prezioso dei vini, cui fanno corona con grande distinzione il Dolcetto d’Alba, la Barbera d’Alba, il Langhe Nebbiolo, magnifici rossi doc, e i bianchi Pinot, Arneis e Nascetta, dal vitigno omonimo autoctono di Novello.
Il Concerto del 27 luglio sarà ospitato nella barocca Confraternita di san Giovanni Battista in piazza Vittorio Emanuele (a pochi metri dalla chiesa parrocchiale), costruita a metà Settecento a una sola navata con pianta a croce greca. Le pareti sono state decorate dai fratelli Barelli, maestri luganesi attivi in Piemonte nella seconda metà dell’800; la facciata rivela attenzione ai valori dinamici e all’equilibrio dei pieni e dei vuoti, degli aggetti e delle rientranze, propri del gusto barocco.